speartakle ha scritto: ↑28 ago 2020, 18:49
Per sottostimi l'importanza che ha avuto essere parte del Pro14 in questo periodo di non esaltanti risultati senza perdere sostegno alla partecipazione al 6nazioni.
Non fare più parte del Pro14 e al contempo avere risultati anche peggiori nel 6nazioni potrebbe essere fatale.
Questa cosa me la sento ripetere tutti i giorni come un mantra. Ancora nessuno mi ha spiegato il perchè.
L'importanza di aver fatto parte del prox da rugbysta non la capisco. Fossi il commercialista della federazione forse potrei darti ragione. Ma il pacchetto della celtic ce lo avevano "venduto" (e io ero stato così scemo da comprarlo a scatola chiusa) come la bumba che ci avrebbe messo al livello delle altre tier 1. Col cacchio, se mi permetti il francesismo.
Poi anch'io come te
speartakle ha scritto: ↑28 ago 2020, 18:49
on sono nemmeno sicuro che nel lungo periodo potremmo fare meglio.
Rimane tutto molto incerto.
Ma di una cosa sono certo: siamo in un vicolo cieco in fondo al quale c'è solo un muro.
speartakle ha scritto: ↑28 ago 2020, 18:49
Detto questo poi rimane il fatto di come aumentare la popolarità dello sport seza avere risultati al 6nazioni e senza avere uno sbocco Pro anche con partite nelle coppe europee
Qui devo dire l'ennesima cosa scomoda e che sarà accolta dalla riprovazione generale.
Ma lo sapete che al di fuori della Marca Trevigiana delle franchigie non gliene frega una mazza a nessuno?
La nazionale si ha un vero effetto trascinamento (cosa che dati i risultati fa gridare al miracolo), ma le franchigie non se le fila nessuno.
Anche perchè:
-sono solo 2 e territorialmente non coinvolgono nessuno al di fuori dei loro territori (salvo gli utenti di rugby.it, ovviamente)
-1 delle due è totalmente priva di radicamento persino nel terriotrio in cui gioca e vince ogni volta che un papa si dimette (evento assai più raro della morte del medesimo)
Quindi quale "effetto popolarità" di grazia?
Mi si dirà: ma i club non li va a vedere nessuno.
E per forza, ci hanno ridotto ad un allevamento di sguatteri. A chi potrebbe interessare un non-torneo in cui i giocatori giocano solo per poter passare alle mitiche franchigie?
Se tornassimo ad avere un campionato vero, con dieci squadre diffuse su più territori (mica su uno solo), forse avremmo un bacino un minimo più vasto che non a Treviso e dintorni.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)