MODIFICHE REGOLAMENTARI MINIRUGBY 2008/2009

[Luighi]

Per imparare a saltare c'è tempo?
il salto è uno schema motorio di base.
non scherziamo...

[stewie]

A naso, a me le modifiche regolamentari non piacciono. Lo dico perchè spesso, in allenamento, faccio giocare i bambini senza mischie e senza touche. Il risultato è un gioco non bello: pochi placcaggi, ma questo dipende molto dalle abilità personali, pochi passaggi e, dunque, sempre gli stessi portatori di palla. Questo tipo di gioco annoia molto gli avanti che, dopo 5 minuti di partita, mi chiedono di introdurre almeno la mischia, giusto per giocare anche loro. Forse succede perchè i miei allievi non sono bravi, può darsi, ma ho paura che questo tipo di gioco si rifletterà anche sulle squadre brave. Teniamo presente che la distanza della difesa dal punto del calcio libero è fissata in 5 metri (che di fatto possono diventare 2 o 3), pertanto credo che venga spontaneo passare la palla a quello grande e veloce il quale, saltato un solo placcaggio potrebbe arrivare in meta. Ad ottobre vedremo cosa succederà ma io avrei tenuto almeno la mischia.

[andrea12]

Per imparare a saltare c'è tempo?
il salto è uno schema motorio di base.
non scherziamo...

Il salto, infatti, è uno schema motorio di base ma la sua codificazione è un passaggio in più, che prevede già un engramma, e peraltro abbastanza raffinato; a meno chè ci si accontenti di spingere in alto.............io credo che quelle pantomime con i ragazzini a braccia alzate (quale schema motorio?), incolonnati, con i piedi incollati e perfettamente senza timing.........non sia un gran propedeutico. Se non c'è la touch, comunque, dei giochi in cui si salta e magari si concatenano vari schemi non vengono vietati da nessuno; in allenamento si possono fare comunque; magari ci concentriamo di più sull'1 vs 1.
Gli atleti, non i giocatori, si costruiscono a prescindere. Tra l'altro, con meno vincoli, magari ci ricaviamo più spazio proprio per lavorare sugli schemi motori di base.
I miei ragazzini li definivo "figli della play station" e, comunque, ho visto in giro per l'Italia una gravissima carenza motoria; proprio di base. Quanti dei nostri corrono, saltano e lanciano o soltanto si sanno arrampicare su un albero?
Ho cercato di condensare ed ho banalizzato. Scusate

[patriarcabg]

certamente nessuno vieta in allenamento di lavorare sugli aspetti motori di base, tra cui il salto, ma la mia perplessità è solamente sul netto divario di gioco che si viene a creare tra U13 e U15.
Eventualmente modifichiamo la mischia U15 con la sola introduzione non contesa e senza spinta.

[atos]

certamente nessuno vieta in allenamento di lavorare sugli aspetti motori di base, tra cui il salto, ma la mia perplessità è solamente sul netto divario di gioco che si viene a creare tra U13 e U15.
Eventualmente modifichiamo la mischia U15 con la sola introduzione non contesa e senza spinta.

Questa secondo me è una eccellente osservazione, passando da zero mischie in u13 in u15 sono daccordo su introduzione magari con sola distensione delle gambe ( come era prima in u13) e sulla conquista acquisita non si spinge piu, passare appunto da zero mischie a spinte di 1,5 metri come u17 e u19 sarebbe sicuramente pericoloso, la spinta introduciamola pure in u17 e il passaggio sarebbe coerente. In u15 formazione mischia a 8 legature ed equlibrio ( stabilità) sarebbe già una ottima soluzione per una formazione dei giocatori in quella fase di conquista che accompagna sicurezza a progressione didattica.

[Luighi]

Per imparare a saltare c'è tempo?
il salto è uno schema motorio di base.
non scherziamo...

Il salto, infatti, è uno schema motorio di base ma la sua codificazione è un passaggio in più, che prevede già un engramma, e peraltro abbastanza raffinato; a meno chè ci si accontenti di spingere in alto.............io credo che quelle pantomime con i ragazzini a braccia alzate (quale schema motorio?), incolonnati, con i piedi incollati e perfettamente senza timing.........non sia un gran propedeutico. Se non c'è la touch, comunque, dei giochi in cui si salta e magari si concatenano vari schemi non vengono vietati da nessuno; in allenamento si possono fare comunque; magari ci concentriamo di più sull'1 vs 1.
Gli atleti, non i giocatori, si costruiscono a prescindere. Tra l'altro, con meno vincoli, magari ci ricaviamo più spazio proprio per lavorare sugli schemi motori di base.
I miei ragazzini li definivo "figli della play station" e, comunque, ho visto in giro per l'Italia una gravissima carenza motoria; proprio di base. Quanti dei nostri corrono, saltano e lanciano o soltanto si sanno arrampicare su un albero?
Ho cercato di condensare ed ho banalizzato. Scusate

Hai ragione le pantomime non sono propedeutiche. Ma il timing a quell'età possono averlo.
I miei (under11) saltano tutti (in touche) e molti lo fanno con timing.
Ritardare le cose più difficili non significa necessariamente insegnare quelle più facili.
Il problema del minirugby sta molto più negli allenatori e nella formazione degli allenatori che nelle regole.
Come ho già scritto sono favorevole all'abolizione della mischia (soprattutto in under 11) perchè più i bambini hanno modo di giocare e meglio è (e la mischia no-contest non è un gioco perchè il vincitore è stabilito a priori). Ma la touche non era così era un momento di contesa.

e comunque le regole più gravi sono quell sulla "sicurezza".

[cinzia02]

ho visto solo ora la discussione.
Io alleno una under 11...tutto sommato non le nuove regole non mi dispiacciono, ma credo come ha già detto qualcuno che si vedrà ancora di più lo "schema tattico" palla al più grosso e via......

[patriarcabg]

ho visto solo ora la discussione.
Io alleno una under 11...tutto sommato non le nuove regole non mi dispiacciono, ma credo come ha già detto qualcuno che si vedrà ancora di più lo "schema tattico" palla al più grosso e via......

Ovviamente! dipende esclusivamente dall'"EDUCATORE" di turno.

[altoeveloce1]

Vada per l'eliminazione della mischia in under 11, ma non sono d'accordo per quella delle touche.
Purtroppo anche io prevedo palla al più grosso e pedalare.
Forse dovremmo essere noi educatori ad indicare ai nostri cuccioli un gioco più omogeneo con la partecipazione di tutti i giocatori.
Secondo me l'allargamento delle famigerate ELVs al minirugby è l'esasperazione della competitività che a tutti i costi vuole plasmare giocatori assolutamente forti, veloci e che vincono sempre...
Questo quadro (riconosco un pò pessimistico...) non corrisponde ai dettami del rugby che vado predicando ai genitori dei miei ragazzi.
E al cicciottello che corre pochino e si esaltava a fare le "pantominiche" mischie che gli racconto?
E al mammone che piano piano sta realizzando che al mondo esiste anche lui grazie alle touche che lancia?
Ma il rugby non è lo sport per il lungo, il grosso, il magro, il lento, il veloce...?

[patriarcabg]

E al mammone che piano piano sta realizzando che al mondo esiste anche lui grazie alle touche che lancia?

Gli fai fare la rimessa in gioco della palla con i piedi

Io penso che anche con le nuove regole troverà il posto quello "cicciottello" quello "mammone" ecc.
Dipende da noi educatori cosa vogliamo.
In Francia i bambini sopra citati non giocano? allora giocheranno anche da noi!

altoeveloce1 continua, come farò io, a insegnare il divertimento del rugby come hai/abbiamo sempre fatto, non sono le nuove regole che cambiano il rugby.
Ovviamente esistono nuove problematiche da affrontare, io mi riferisco in particolare al salto U13-U15.

[Radagast]

già sicuro che poi l'interpretazione del nuovo regolamento subirà un certo assestamento (di interpretazione) nel prossimo periodo vi chiedo alcune precisazioni:
topic sicurezza
"frontino": da intendersi braccio a difesa del pallone indirizzato sulla faccia del placcatore?
"placcaggio": quale azione difensiva? solo quella intesa a portare a terra il portatore di palla?....mi sembra riduttivo
topic elv
calcio di punizione: è possibile la conquista territoriale con avanzamento sul punto di uscita?

[Abboff]

Salve a tutti!
alleno una 13... in un primo momento ero deluso dall'apporto di nuove regole, poichè l'eliminazione delle fasi di conquista statiche snaturalizza il nostro gioco, e perchè sono strutture che in una 15 sono complete. D'altro canto questo implementa le caratteristiche cognitive dei nostri giovani costringendoli ad adattarsi alle situazioni, vero anche che si possono creare strutture anche da calci di punizioni, ma mi sà che per lo più vedremo sempre il più grosso prendere ed andare dentro solo.
D'accordissimo sul discorso che sia l'allenatore a formare e non le regole.
Le mischie forse le avrei tenute variando qualcosa...

Ho un dubbio:
1) Se la squadra con possesso è in prossimità della propria meta e con un calcio di liberazione fa uscire la palla (casualmente) allora si troverà a ridosso della propria aria con un calcio di punizione contro? Mi sembra poco equo, prima la mischia comunque permetteva la contesa, mentre ora si subirebbe un attacco a palla ferma...magari a 5 metri dalla linea di marcatura.

2) Il calcio di punizione crea la possibilità alla squadra in attacco di calciare per liberare senza pressione poichè a gioco fermo... Mi sembra piuttosto paradossale.

Modificheranno anche la regola sul calcio?

[GiorgioXT]

Queste modifiche potrebbero anche essere positive per una U11 ... però si perde -temo irreparabilmente- la necessità per i ragazzi di imparare la propria posizione in campo che le ripartenze del gioco da touche o mischia impongono . Inoltre il salto -che è già adesso grande- fra U13 e U15 diventa praticamente il passaggio ad un altro sport... numero pieno, touche con l'ascensore, mischia che si spinge... gioco dettato da mediano di mischia e apertura ... non dico che i tempi degli "aquilotti" dove si giocava con le regole adulte fossero migliori, ma temo che si perda parecchio a non aver fatto un passagio più graduale.

[patriarcabg]

Queste modifiche potrebbero anche essere positive per una U11 ... però si perde -temo irreparabilmente- la necessità per i ragazzi di imparare la propria posizione in campo che le ripartenze del gioco da touche o mischia impongono . Inoltre il salto -che è già adesso grande- fra U13 e U15 diventa praticamente il passaggio ad un altro sport... numero pieno, touche con l'ascensore, mischia che si spinge... gioco dettato da mediano di mischia e apertura ... non dico che i tempi degli "aquilotti" dove si giocava con le regole adulte fossero migliori, ma temo che si perda parecchio a non aver fatto un passagio più graduale.

Non credo a grossi problemi nell'attuare le nuove regole in "propaganda" ma sicuramente si aumentano le difficoltà del passaggio da U13-U15. Passaggio molto difficile anche dal punto di vista crescita sociale, scuola, morose, amici, ecc.ecc.

[tonione]

penso che la posizione in campo e lo schieramento tipico del rugby a 15, come suggerito da Giorgio XT, potessero avere un loro valore. i cei avevano la possibilità di "nasare" il rugby dei grandi. e probabilmente serviva. le touch e le mischie invece secondo me servivano a poco ma riconosco che esisteva l'esigenza di dare un'infarinatura generica anche ai regbisti u-11 e u-13...la loro eliminazione, probabilmente, permetterà di sviluppare la visione degli spazi e lo sfruttamento dell'opposizione del forte al debole...e chiaro che spetta all'allenatore insegnare come muovere la palla e come fissare in una situazione di superiorità numerica. ci si potrà concentrare su altre cose...questo intendo dire. positivo o negativo tutto ciò? forse è presto per dirlo.