Play off serie B: chi salirà in A per la stagione 2010/2011?

[pandorino]

davvero peccato per il Romagna,una grande società come la loro avrebbe strameritato la serie A

NN mi sogno nemmeno di criticare una societa' che conosco poco, e sono sicuro che tutti possono sbagliare, ma porca l'oca , in tutte le societa c'e' uno che si legge regolamenti ,circolari , note informative , delbere ecc ecc , lo so ' e' una cosa un po' da sfigati, al Romagna nessuno fa' ste robe ?

[secondalineasenior]

davvero peccato per il Romagna,una grande società come la loro avrebbe strameritato la serie A

Davvero peccato per i RAGAZZI del Romagna, loro sì che avrebbero strameritato la promozione. Lasciamo stare invece la società, che non capisco perchè venga definita grande, e chi la dirige. Per inciso sono le stesse persone che hanno iscritto il Cesena in serie C facendogli mancare l'obbligatorietà di una giovanile e impedendo così di fatto che anche questi ragazzi potessero aspirare ad una promozione. E ricordo che il Cesena serie C è stato in testa al campionato per un lunghissimo periodo, poi ha mollato come è comprensibile. Tornando al Romagna non sono nemmeno convinto che l'errore sia stato casuale e non voluto. Il Romagna non è una grande società ma è una società complicata e con un intreccio di interessi da cui fa capolino anche la politica, basta guardare al logo che è lo stesso di un partitino locale. Qualcuno può pensare che il rugby potrebbe essere un veicolo di popolarità per eventuali candidati al momento buono e forse questo momento non è ancora arrivato, a Ravenna non c'è ancora uno stadio pronto ad accogliere la squadra e perciò la serie A è prematura. Al momento giusto, con poca spesa per chi ha soldi a palate, il salto di categoria sarà cosa da ragazzi.
La mia è solo una ipotesi ma tutti i dettagli collimano.
.

[dg]

davvero peccato per il Romagna,una grande società come la loro avrebbe strameritato la serie A

Davvero peccato per i RAGAZZI del Romagna, loro sì che avrebbero strameritato la promozione. Lasciamo stare invece la società, che non capisco perchè venga definita grande, e chi la dirige. Per inciso sono le stesse persone che hanno iscritto il Cesena in serie C facendogli mancare l'obbligatorietà di una giovanile e impedendo così di fatto che anche questi ragazzi potessero aspirare ad una promozione. E ricordo che il Cesena serie C è stato in testa al campionato per un lunghissimo periodo, poi ha mollato come è comprensibile. Tornando al Romagna non sono nemmeno convinto che l'errore sia stato casuale e non voluto. Il Romagna non è una grande società ma è una società complicata e con un intreccio di interessi da cui fa capolino anche la politica, basta guardare al logo che è lo stesso di un partitino locale. Qualcuno può pensare che il rugby potrebbe essere un veicolo di popolarità per eventuali candidati al momento buono e forse questo momento non è ancora arrivato, a Ravenna non c'è ancora uno stadio pronto ad accogliere la squadra e perciò la serie A è prematura. Al momento giusto, con poca spesa per chi ha soldi a palate, il salto di categoria sarà cosa da ragazzi.
La mia è solo una ipotesi ma tutti i dettagli collimano.
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il logo è veramente lo stesso
i nomi? ce n'è qualcuno che collima?

[cicciocus]

con tutto il rispetto per il Romagna... però non sempre due più due fa quattro... perchè quello che ha fatto forte il Reggio nn erano tanto le individualità... ma quanto la fame... forse perchè nn si aspettavano il salto. Che ci ha battuto è stata anche o forse soprattutto la sboronaggine nostra alla Canalina... Quindi nn è detto che se ci fosse stato il Romagna sicuramente, sarebbe passato. Non mi sembra neanche molto sportivo fare un discorso del genere, perchè ogni partita (è il bello del Rugby) è a sè....

[annisessanta]

con tutto il rispetto per il Romagna... però non sempre due più due fa quattro... perchè quello che ha fatto forte il Reggio nn erano tanto le individualità... ma quanto la fame... forse perchè nn si aspettavano il salto. Che ci ha battuto è stata anche o forse soprattutto la sboronaggine nostra alla Canalina... Quindi nn è detto che se ci fosse stato il Romagna sicuramente, sarebbe passato. Non mi sembra neanche molto sportivo fare un discorso del genere, perchè ogni partita (è il bello del Rugby) è a sè....

......anche perchè il 26/4 a Cesena la partita di ritorno è finita 40 - 22 per il Reggio
(se non ricordo male)

[parega]

annisessanta ha scritto :

cicciocus ha scritto:con tutto il rispetto per il Romagna... però non sempre due più due fa quattro... perchè quello che ha fatto forte il Reggio nn erano tanto le individualità... ma quanto la fame... forse perchè nn si aspettavano il salto. Che ci ha battuto è stata anche o forse soprattutto la sboronaggine nostra alla Canalina... Quindi nn è detto che se ci fosse stato il Romagna sicuramente, sarebbe passato. Non mi sembra neanche molto sportivo fare un discorso del genere, perchè ogni partita (è il bello del Rugby) è a sè....



......anche perchè il 26/4 a Cesena la partita di ritorno è finita 40 - 22 per il Reggio
(se non ricordo male)

esatto.........

[Cinghi]

davvero peccato per il Romagna,una grande società come la loro avrebbe strameritato la serie A

Davvero peccato per i RAGAZZI del Romagna, loro sì che avrebbero strameritato la promozione. Lasciamo stare invece la società, che non capisco perchè venga definita grande, e chi la dirige. Per inciso sono le stesse persone che hanno iscritto il Cesena in serie C facendogli mancare l'obbligatorietà di una giovanile e impedendo così di fatto che anche questi ragazzi potessero aspirare ad una promozione. E ricordo che il Cesena serie C è stato in testa al campionato per un lunghissimo periodo, poi ha mollato come è comprensibile. Tornando al Romagna non sono nemmeno convinto che l'errore sia stato casuale e non voluto. Il Romagna non è una grande società ma è una società complicata e con un intreccio di interessi da cui fa capolino anche la politica, basta guardare al logo che è lo stesso di un partitino locale. Qualcuno può pensare che il rugby potrebbe essere un veicolo di popolarità per eventuali candidati al momento buono e forse questo momento non è ancora arrivato, a Ravenna non c'è ancora uno stadio pronto ad accogliere la squadra e perciò la serie A è prematura. Al momento giusto, con poca spesa per chi ha soldi a palate, il salto di categoria sarà cosa da ragazzi.
La mia è solo una ipotesi ma tutti i dettagli collimano.
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Strano davvero,che queste cose vengano fuori da una società che negli intenti doveva essere la punta di diamante di un progetto che coinvolgeva tutta la zona romagnola...

[secondalineasenior]

Strano davvero,che queste cose vengano fuori da una società che negli intenti doveva essere la punta di diamante di un progetto che coinvolgeva tutta la zona romagnola...

Caro Cinghi, non so quanto tu conosca la situazione "vera" del rugby nella nostra zona. Il Romagna ha solo la prima squadra ed ha i soldi, tanti, per tenerla in piedi. Il Cesena ci mette lo stadio e tutti i giocatori locali, quelli provenienti da fuori li paga il patron del Romagna che è anche il dominus del Ravenna, Compagnia dell'Albero di Ravenna e di tanto altro ancora.
Ravenna e Cesena hanno anche tutte le categorie giovanili, ma le società da servire sono tre e quindi la coperta è sempre corta. Quest'anno per favorire il Ravenna, è stato deciso che tenesse tutte le proprie giovanili e che fosse il Cesena a sacrificarsi per il Romagna. Il risultato è stato che sia il Romagna che il Cesena sono risultate parzialmente inadempienti in fatto di obbligatorietà. Si è data la colpa ad una altisonante figura dirigenziale, il Director of Rugby che infatti a fine gennaio se ne è andato via, ma siccome la regola è molto semplice e chiara, sembra impossibile che nessun altro si sia accorto dell'errore. E' più facile pensare che forse questo non doveva essere l'anno della promozione.
Cosa diventerà il Romagna è difficile dire: il Faenza ne è uscito quasi subito, Forlì ed Imola non hanno intenzione di entrare per fare i paggetti al reuccio che oltre al rugby è anche molto interessato alla politica "romagnola". Se sulla carta le prospettive erano entusiasmanti, la realtà ha ridimensionato molti aspetti e non è detto che abbiamo visto tutto.

[birox]

dal sito del Rugby Frascati : Quando, dopo oltre 500 Km. abbiano cominciato a vedere dal pullman che ci portava in albergo a Negrar, la zona del Valpolicella, ho capito che la partita che ci aspettava la domenica successiva, sarebbe stata tuttaltro che una passeggiata. Infatti, quella distesa ordinata e simmetrica di vigne curatissime più che i nostri giardini dove anche dietro ad ogni villetta, casa, piccole palazzine ed addirittura rotonde stradali esistono filari di viti o tendoni anche piccoli ma sempre ordinati e simmetrici, mi hanno riportato al gioco del rugby Valpo espresso a Frascati ed ancor più a San Giorgio, un rugby lineare e semplice, sviluppato con gli avanti ma che diventa improvvisamente
rapido e spumeggiante quando passa alle linee arretrate e c’è voluta la forza e la volontà del Frascati per non andare incontro ad una sconfitta epocale ed anzi a reagire ai tre infortuni che lo hanno privato al 37°, al 42° ed al 55° di tre elementi determinanti come Alexa, Puppo e Baccani. Sino a quel momento la partita, nonostante le due mete del Valpolicella al 7° ed al 15° con Filippini e Girelli, era ancora in bilico poiché il Frascati rispondeva con una meta di Puppo ed un calcio di Baccani e si chiudeva la 40° sul 12 a 8.
Il mister Paladini era costretto a rivoluzionare la formazione ed il Valpolicella, dopo due calci del solito Varaschin, dal 60 al 70 dilagava segnando 3 mete con Girelli, Corso e Tampelin e chiudendo definitivamente il discorso qualificazione. A quel punto i ragazzi del Frascati, colpiti nell’orgoglio e sospinti dal numeroso pubblico di tifosi presente anche in trasferta, cercavano in tutti i modi di andare in meta e dopo averla sfiorata in un paio di occasione, riuscivano con Benedetti a varcare la linea al centro dei pali per una comoda trasformazione di Paoli. La partita si chiudeva sul punteggio finale di 37 a 15 ed il Valpolicella, per la prima volta nella sua storia, è meritatamente in Serie A.
Per la squadra castellana con una formazione piena di giovanissimi, che potremmo definire una under 23, si è trattata di un’esperienza molto positiva che potrà essere utile nel futuro poiché sconfitte come queste dei play-off sono formative e se ben utilizzate sono indispensabili per i prossimi traguardi dei ragazzi che potranno solamente, sotto la guida di un tecnico giovane e preparato come Livio Paladini, crescere e raggiungere risultati all’inizio dell’avventura insperati.
Ancora un grande in bocca al lupo ai “cugini” del Valpolicella a noi accomunati oltre che dal vino, dai colori sociali giallo/rossi e dal lupo come emblema e l’augurio di poterli presto r*** sul campo per altre partite belle e corrette come questi spareggi.

Tabellino

Frascati:
Baccani (55 Soli) Puppo (42 D’Iorio) Paoli Benedetti Silvestri (60 Farina) Barbati Bronzini C. Bronzini M. DellaCeca Astarita (69 Intreccialagli) Venturini Alexa (37 Cappello) Palozzi Scotti (48 Barbaro) Cupperi (50 Screti) all.Paladini

Valpolicella:
Corso E. Saccomani (75 Salzani N.) Corso A. (73 Massalongo) Tampelin Girelli Varaschin Musso (75 Fraccaroli) Pivetta Previato (70 Salzani G.) Balzani (65 Burati) Filippini Bianchi Ferrari (65 Pavoni) Zampini Momi (70 Zorzi) all Zanella

Marcatori: 7 m Filippini 13 cp Baccani 15 m Girelli tr Varaschin 26 m Puppo 45 e 52 cp Varaschin 60 m Girelli tr Varaschin 68 m Corso E. 70 m Tampelin tr Varaschin 75 m Benedetti tr Paoli
Punteggio finale Valpolicella 37 Frascati 15 mete 5 a 2 punti classifica 5 a 0

Arbitro Dordolo di Udine

Roberto Birindelli

[Cinghi]

Strano davvero,che queste cose vengano fuori da una società che negli intenti doveva essere la punta di diamante di un progetto che coinvolgeva tutta la zona romagnola...

Caro Cinghi, non so quanto tu conosca la situazione "vera" del rugby nella nostra zona. Il Romagna ha solo la prima squadra ed ha i soldi, tanti, per tenerla in piedi. Il Cesena ci mette lo stadio e tutti i giocatori locali, quelli provenienti da fuori li paga il patron del Romagna che è anche il dominus del Ravenna, Compagnia dell'Albero di Ravenna e di tanto altro ancora.
Ravenna e Cesena hanno anche tutte le categorie giovanili, ma le società da servire sono tre e quindi la coperta è sempre corta. Quest'anno per favorire il Ravenna, è stato deciso che tenesse tutte le proprie giovanili e che fosse il Cesena a sacrificarsi per il Romagna. Il risultato è stato che sia il Romagna che il Cesena sono risultate parzialmente inadempienti in fatto di obbligatorietà. Si è data la colpa ad una altisonante figura dirigenziale, il Director of Rugby che infatti a fine gennaio se ne è andato via, ma siccome la regola è molto semplice e chiara, sembra impossibile che nessun altro si sia accorto dell'errore. E' più facile pensare che forse questo non doveva essere l'anno della promozione.
Cosa diventerà il Romagna è difficile dire: il Faenza ne è uscito quasi subito, Forlì ed Imola non hanno intenzione di entrare per fare i paggetti al reuccio che oltre al rugby è anche molto interessato alla politica "romagnola". Se sulla carta le prospettive erano entusiasmanti, la realtà ha ridimensionato molti aspetti e non è detto che abbiamo visto tutto.

Ah,quindi non è tutto oro quel che luccica...

[pilonaccio]

Ho visto nascere tante belle e ambiziose società fondate sul denaro del presidente di turno... le ho viste tutte andare gambe all'aria...

[CokeinCUS]

Ho visto nascere tante belle e ambiziose società fondate sul denaro del presidente di turno... le ho viste tutte andare gambe all'aria...

E un ricordo con una lacrima a ormai 3 anni fa andanti, quando battemmo la mercenaria Accademia Rugby Roma e agguantammo un posto in serie A...a tutti i ricorsi che la compagine romana fece nel tentativo di salire comunque.....e al fallimento societario a distanza di mezza stagione successiva !

Che soddisfazione quella volta *_* !

[dg]

Strano davvero,che queste cose vengano fuori da una società che negli intenti doveva essere la punta di diamante di un progetto che coinvolgeva tutta la zona romagnola...

Caro Cinghi, non so quanto tu conosca la situazione "vera" del rugby nella nostra zona. Il Romagna ha solo la prima squadra ed ha i soldi, tanti, per tenerla in piedi. Il Cesena ci mette lo stadio e tutti i giocatori locali, quelli provenienti da fuori li paga il patron del Romagna che è anche il dominus del Ravenna, Compagnia dell'Albero di Ravenna e di tanto altro ancora.
Ravenna e Cesena hanno anche tutte le categorie giovanili, ma le società da servire sono tre e quindi la coperta è sempre corta. Quest'anno per favorire il Ravenna, è stato deciso che tenesse tutte le proprie giovanili e che fosse il Cesena a sacrificarsi per il Romagna. Il risultato è stato che sia il Romagna che il Cesena sono risultate parzialmente inadempienti in fatto di obbligatorietà. Si è data la colpa ad una altisonante figura dirigenziale, il Director of Rugby che infatti a fine gennaio se ne è andato via, ma siccome la regola è molto semplice e chiara, sembra impossibile che nessun altro si sia accorto dell'errore. E' più facile pensare che forse questo non doveva essere l'anno della promozione.
Cosa diventerà il Romagna è difficile dire: il Faenza ne è uscito quasi subito, Forlì ed Imola non hanno intenzione di entrare per fare i paggetti al reuccio che oltre al rugby è anche molto interessato alla politica "romagnola". Se sulla carta le prospettive erano entusiasmanti, la realtà ha ridimensionato molti aspetti e non è detto che abbiamo visto tutto.

Ah,quindi non è tutto oro quel che luccica...

non c'è proprio niente d a fare....

siamo in italia ed ognuno pensa sempre e solo al proprio tornaconto

... che non sarebbe necessariamente una cosa sbagliata, se non si operasse strumentalizzando altri aspetti completamente estranei "al proprio tornaconto"...

[Il_romagnolo]

Andò esattamente così. Solo che la squadra che avrebbe dovuto svolgere attività giovanile in nome e per delega Romagna era il Ravenna e non il Cesena. Lo abbiamo pagato con l'esclusione dai playoff, multa e penalizzazione di 4. Di lì siamo partiti, 24 partite, 24 vittorie (playoff compresi), 3 punti lasciati in giro e serie A2 con un anno di ritardo. Adesso la franchigia comprende anche Forlì, è arrivato anche il Lugo (che fa solo attività giovanile) e siamo quinti in A2 avendo la miglior dfesa del girone. Abbiamo imparato la lezione.

[Il_romagnolo]

Cinghi non è ben informato. La Romagna RFC oggi è:
- Romagna (casa madre, sede a Ravenna)
- Ravenna
- Cesena
- Rimini
- Alfonsine (attività giovanile)
- San Marino (RSM)
- Imola (altro che fuori! C'è in pieno!!!)
- Forlì (entrata quest'anno)
- Lugo (appena nata, fa attività giovanile).

Fuori ci sono rimaste Faenza e Meldola. E non è detto che si aggiungano, o che salti fuori qualcun altro...