stamping

Sezione Dedicata a discussioni e chiarimenti sul regolamento, ed alle diverse sezioni arbitrali regionali.

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Tallonatore80
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Re: stamping

Messaggio da Tallonatore80 » 19 apr 2012, 16:30

dansar ha scritto:regola 10.4 gioco-pericoloso-e-scorrettezze, punto (l) Farsi giustizia da sé. Un giocatore non deve farsi giustizia da sé. Anche se un avversario sta infrangendo le Regole, un giocatore non deve fare nulla che sia pericoloso per l’avversario.
http://www.irblaws.com/IT/laws/3/10/95/ ... #clause_95
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Mad Max
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Re: stamping

Messaggio da Mad Max » 19 apr 2012, 16:33

Tallonatore80 ha scritto:
dansar ha scritto:regola 10.4 gioco-pericoloso-e-scorrettezze, punto (l) Farsi giustizia da sé. Un giocatore non deve farsi giustizia da sé. Anche se un avversario sta infrangendo le Regole, un giocatore non deve fare nulla che sia pericoloso per l’avversario.
http://www.irblaws.com/IT/laws/3/10/95/ ... #clause_95
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gtavelli
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Re: stamping

Messaggio da gtavelli » 19 apr 2012, 16:45

daom ha scritto:Beh, a questo punto penso che dovrò vergognarmi perchè parlavo sul serio. Io lo ricordo così, tanto è vero che mio padre ha smesso di andare a vedere rugby perchè era contro questo fatto e poco tempo fa ne abbiamo discusso nuovamente.
i 40 anni sono passati e riconosco che qualche ricordo può essere stato "riprocessato" dal tempo, ma credo non sbagliare di molto.
oppure non mi sono spiegato...(ho utilizzato calpestare come sinonimo di camminare sopra) . Adesso che ci ripenso mi ricordo l'allenatore che ci diceva che in un controruck se c'è uno per terra devi provare ad evitarlo, ma se noi puoi passa pure evitando di camminare sopra la testa e le cattiverie.(mi ricordo anche che non faceva distinzioni se il tipo per terra era nostro o loro).
Si, diciamo che le cose sono un po cambiate...
In effetti, tanti anni fa (e non chiedermi come faccio a ricordarlo.... :wink: )l'approccio alla sicurezza era parecchio differente.
Oggi, fortunatamente, tutto è in funzione della sicurezza. Non so se sia stata una scelta etica oppure dettata da calcoli economici, comunque così è.
Credo che, banalizzando, ci siano due capisaldi:
- Ogni azione irregolare e pericolosa va sanzionata indipendentemente dal contesto nella quale essa è nata;
- Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo (e qui provo a spiegarmi meglio: se un giocatore ha intenzione di effettuare un placcaggio "regolare" ma nella dinamica dell'azione tale placcaggio si tramuta in un placcaggio pericoloso al collo, il giocatore sarà sanzionato).

daom
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Re: stamping

Messaggio da daom » 20 apr 2012, 12:55

ohhhhh, grazie gtavelli, la domanda puntava su quello, se era cambiato il regolamento (o l'interpretazione del regolamento). Sembra di si....
comunque non ti chiedo come fai a ricordarti, ti posso solo dire che ho fatto due volte i calcoli prima di scrivere 40 anni ...

Molto probabilmente più che economico o etico sia una conseguenza del professionismo (dal punto di vista fisico non economico), prima ti allenavi sul campo 2 o 3 ore durante 2 o 3 giorni, pochissimi continuavano l'allenamento in palestra, e dopo tornavi al tuo ufficio o ambulatorio. Penso che i kg/cm2 di forza erano molto minori a quelli di oggi quindi purtroppo è diventato un obbligo spingere sulle misure di sicurezza. C'era sempre qualche bestione che continuava a correre con uno o due avversari attaccati alle gambe, ma erano eccezioni.
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Re: stamping

Messaggio da Tallonatore80 » 20 apr 2012, 17:09

beh daom.
Il regolamento è cambiato poichè soprattutto ultimamente in continua evoluzione.

Ricordo gente che affilava "il tacchetto" ;)
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Re: stamping

Messaggio da zorrykid » 20 apr 2012, 17:25

Tallonatore80 ha scritto:beh daom.
Il regolamento è cambiato poichè soprattutto ultimamente in continua evoluzione.

Ricordo gente che affilava "il tacchetto" ;)
Una partita non veniva omologata se no ci si tirava un paio di pugni... :wink:
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Re: stamping

Messaggio da sticutzi » 21 apr 2012, 18:11

gtavelli ha scritto: - Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo
sembra che Damasco non sia d'accordo!

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Re: stamping

Messaggio da greg70 » 22 apr 2012, 20:42

gtavelli ha scritto:
daom ha scritto:Beh, a questo punto penso che dovrò vergognarmi perchè parlavo sul serio. Io lo ricordo così, tanto è vero che mio padre ha smesso di andare a vedere rugby perchè era contro questo fatto e poco tempo fa ne abbiamo discusso nuovamente.
i 40 anni sono passati e riconosco che qualche ricordo può essere stato "riprocessato" dal tempo, ma credo non sbagliare di molto.
oppure non mi sono spiegato...(ho utilizzato calpestare come sinonimo di camminare sopra) . Adesso che ci ripenso mi ricordo l'allenatore che ci diceva che in un controruck se c'è uno per terra devi provare ad evitarlo, ma se noi puoi passa pure evitando di camminare sopra la testa e le cattiverie.(mi ricordo anche che non faceva distinzioni se il tipo per terra era nostro o loro).
Si, diciamo che le cose sono un po cambiate...
In effetti, tanti anni fa (e non chiedermi come faccio a ricordarlo.... :wink: )l'approccio alla sicurezza era parecchio differente.
Oggi, fortunatamente, tutto è in funzione della sicurezza. Non so se sia stata una scelta etica oppure dettata da calcoli economici, comunque così è.
Credo che, banalizzando, ci siano due capisaldi:
- Ogni azione irregolare e pericolosa va sanzionata indipendentemente dal contesto nella quale essa è nata;
- Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo (e qui provo a spiegarmi meglio: se un giocatore ha intenzione di effettuare un placcaggio "regolare" ma nella dinamica dell'azione tale placcaggio si tramuta in un placcaggio pericoloso al collo, il giocatore sarà sanzionato).
in effetti l'arbitro gallese di treviso-glasgow di oggi ha detto esplicitamente al gdl che l'interpretazione di andrea e' corretta...
allucinante :shock: :shock: :shock:

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Re: stamping

Messaggio da gtavelli » 23 apr 2012, 9:28

sticutzi ha scritto:
gtavelli ha scritto: - Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo
sembra che Damasco non sia d'accordo!
In tal caso mi inchino umilmente al parere di Damasco.
Ho sempre avuto l'impressione di capire, ai corsi nazionali, regionali ed alle riunioni di sezione, confrontandomi con colleghi più o meno autorevoli, che la volontarietà (attenzione, stiamo parlando di antigioco non di falli "tecnici", quindi placcaggi pericolosi, anticipati o in ritardo, calpestii vari, ecc) fosse una aggravante ma che la "non volontarietà" non fosse motivazione per non sanzionare.
Tipici erano gli esempi di falli sull'uomo che salta (piedi non a terra) per prendere il pallone o i placcaggi al collo.
Probabilmente ci deve essere stata una evoluzione dell'interpretazione che mi è sfuggita o che non ho compreso.... :roll:

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Re: stamping

Messaggio da andrea12 » 23 apr 2012, 9:41

Vi assicuro che la mia richiesta era onesta ma ora sia Gcruta che altri mi hanno chiarito. Effettivamente, però, altrove, questa "prima regola" sopratutto nell'alto livello e all'estero non è proprio seguita; dopo di chè io rimango soddisfatto delle risposte italiane, ma quando sono in Galles vedo cose diverse. Tutto lì, così come anche i tempi e gli ordini dell'arbitro alla mischia: bassi, mano, pausa, ingaggio. Noi (anzi voi arbitri, ma anche noi allenatori ci atteniamo a come gli arbitri vogliono, ed è giusto che sia così)li scandiamo bene e cerchiamo di dare tempi uguali. Ultimamente, al contrario, in Galles ho assistito a più di un incontro (giovanili e seniores) in cui pausa-ingaggio è diventato un tempo unico. Ma qui si aprirebbe un altro discorso, e allora si, diventerei un vero rompipalle. :) Grazie,
Andrea

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Re: stamping

Messaggio da gianlucarefereerugby » 23 apr 2012, 13:26

sticutzi ha scritto:
gtavelli ha scritto: - Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo
sembra che Damasco non sia d'accordo!
MAH!? Francamente mi sembra inverosimile!!
Se così fosse non concordo con Damasco ma con Tavelli.
SI VIS PACEM, PARA BELLUM!

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Re: stamping

Messaggio da Tallonatore80 » 23 apr 2012, 14:16

andrea12 ha scritto:Vi assicuro che la mia richiesta era onesta ma ora sia Gcruta che altri mi hanno chiarito. Effettivamente, però, altrove, questa "prima regola" sopratutto nell'alto livello e all'estero non è proprio seguita; dopo di chè io rimango soddisfatto delle risposte italiane, ma quando sono in Galles vedo cose diverse. Tutto lì, così come anche i tempi e gli ordini dell'arbitro alla mischia: bassi, mano, pausa, ingaggio. Noi (anzi voi arbitri, ma anche noi allenatori ci atteniamo a come gli arbitri vogliono, ed è giusto che sia così)li scandiamo bene e cerchiamo di dare tempi uguali. Ultimamente, al contrario, in Galles ho assistito a più di un incontro (giovanili e seniores) in cui pausa-ingaggio è diventato un tempo unico. Ma qui si aprirebbe un altro discorso, e allora si, diventerei un vero rompipalle. :) Grazie,
Andrea
Andrea,
dagli ultimi aggiornamenti non esistono più "tempi" da scandire.
Le direttive sono quelle di variare i tempi, soprattutto dell'ingaggio dopo la pausa, per evitare ingaggi "sensibilmente" anticipati che venivano effettuati proprio sulla base di certi allenamenti. per rendere i tempi realmente scanditi dal refree, la direttiva è di variare i tempi anche all'interno della stessa partita. di questo se vuoi, possiamo parlare tranquillamente magari in un'altro topic per evitare di andare OT in questo.

sempre lieto se posso essere utile.
Per quanto riguarda damasco, non confondiamo una interpretazione con il regolamento generale. Non credo Damasco la pensi diversamente, credo piuttosto che in quel frangente stesse "arbitrando" o meglio, ponendo la sua attenzione primaria, ad altro. Tenete poi presente che, noi poveracci da serie C e giovanile, non abbiamo il suppporto dei guardialinee che invece, in certe situazioni, ad alto livello, svolgono un compito fondamentale. Sarebbe se no impossibile vedere tutto quello che succede.
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Sandro Cepparulo

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