amendansar ha scritto:regola 10.4 gioco-pericoloso-e-scorrettezze, punto (l) Farsi giustizia da sé. Un giocatore non deve farsi giustizia da sé. Anche se un avversario sta infrangendo le Regole, un giocatore non deve fare nulla che sia pericoloso per l’avversario.
http://www.irblaws.com/IT/laws/3/10/95/ ... #clause_95
stamping
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Re: stamping
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Re: stamping
giusto! al massimo lo dici a Franchino...Tallonatore80 ha scritto:amendansar ha scritto:regola 10.4 gioco-pericoloso-e-scorrettezze, punto (l) Farsi giustizia da sé. Un giocatore non deve farsi giustizia da sé. Anche se un avversario sta infrangendo le Regole, un giocatore non deve fare nulla che sia pericoloso per l’avversario.
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Re: stamping
Si, diciamo che le cose sono un po cambiate...daom ha scritto:Beh, a questo punto penso che dovrò vergognarmi perchè parlavo sul serio. Io lo ricordo così, tanto è vero che mio padre ha smesso di andare a vedere rugby perchè era contro questo fatto e poco tempo fa ne abbiamo discusso nuovamente.
i 40 anni sono passati e riconosco che qualche ricordo può essere stato "riprocessato" dal tempo, ma credo non sbagliare di molto.
oppure non mi sono spiegato...(ho utilizzato calpestare come sinonimo di camminare sopra) . Adesso che ci ripenso mi ricordo l'allenatore che ci diceva che in un controruck se c'è uno per terra devi provare ad evitarlo, ma se noi puoi passa pure evitando di camminare sopra la testa e le cattiverie.(mi ricordo anche che non faceva distinzioni se il tipo per terra era nostro o loro).
In effetti, tanti anni fa (e non chiedermi come faccio a ricordarlo.... )l'approccio alla sicurezza era parecchio differente.
Oggi, fortunatamente, tutto è in funzione della sicurezza. Non so se sia stata una scelta etica oppure dettata da calcoli economici, comunque così è.
Credo che, banalizzando, ci siano due capisaldi:
- Ogni azione irregolare e pericolosa va sanzionata indipendentemente dal contesto nella quale essa è nata;
- Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo (e qui provo a spiegarmi meglio: se un giocatore ha intenzione di effettuare un placcaggio "regolare" ma nella dinamica dell'azione tale placcaggio si tramuta in un placcaggio pericoloso al collo, il giocatore sarà sanzionato).
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Re: stamping
ohhhhh, grazie gtavelli, la domanda puntava su quello, se era cambiato il regolamento (o l'interpretazione del regolamento). Sembra di si....
comunque non ti chiedo come fai a ricordarti, ti posso solo dire che ho fatto due volte i calcoli prima di scrivere 40 anni ...
Molto probabilmente più che economico o etico sia una conseguenza del professionismo (dal punto di vista fisico non economico), prima ti allenavi sul campo 2 o 3 ore durante 2 o 3 giorni, pochissimi continuavano l'allenamento in palestra, e dopo tornavi al tuo ufficio o ambulatorio. Penso che i kg/cm2 di forza erano molto minori a quelli di oggi quindi purtroppo è diventato un obbligo spingere sulle misure di sicurezza. C'era sempre qualche bestione che continuava a correre con uno o due avversari attaccati alle gambe, ma erano eccezioni.
comunque non ti chiedo come fai a ricordarti, ti posso solo dire che ho fatto due volte i calcoli prima di scrivere 40 anni ...
Molto probabilmente più che economico o etico sia una conseguenza del professionismo (dal punto di vista fisico non economico), prima ti allenavi sul campo 2 o 3 ore durante 2 o 3 giorni, pochissimi continuavano l'allenamento in palestra, e dopo tornavi al tuo ufficio o ambulatorio. Penso che i kg/cm2 di forza erano molto minori a quelli di oggi quindi purtroppo è diventato un obbligo spingere sulle misure di sicurezza. C'era sempre qualche bestione che continuava a correre con uno o due avversari attaccati alle gambe, ma erano eccezioni.
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Re: stamping
beh daom.
Il regolamento è cambiato poichè soprattutto ultimamente in continua evoluzione.
Ricordo gente che affilava "il tacchetto"
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Re: stamping
Una partita non veniva omologata se no ci si tirava un paio di pugni...Tallonatore80 ha scritto:beh daom.
Il regolamento è cambiato poichè soprattutto ultimamente in continua evoluzione.
Ricordo gente che affilava "il tacchetto"
Vado bene per Rialto?
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Re: stamping
sembra che Damasco non sia d'accordo!gtavelli ha scritto: - Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo
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Re: stamping
in effetti l'arbitro gallese di treviso-glasgow di oggi ha detto esplicitamente al gdl che l'interpretazione di andrea e' corretta...gtavelli ha scritto:Si, diciamo che le cose sono un po cambiate...daom ha scritto:Beh, a questo punto penso che dovrò vergognarmi perchè parlavo sul serio. Io lo ricordo così, tanto è vero che mio padre ha smesso di andare a vedere rugby perchè era contro questo fatto e poco tempo fa ne abbiamo discusso nuovamente.
i 40 anni sono passati e riconosco che qualche ricordo può essere stato "riprocessato" dal tempo, ma credo non sbagliare di molto.
oppure non mi sono spiegato...(ho utilizzato calpestare come sinonimo di camminare sopra) . Adesso che ci ripenso mi ricordo l'allenatore che ci diceva che in un controruck se c'è uno per terra devi provare ad evitarlo, ma se noi puoi passa pure evitando di camminare sopra la testa e le cattiverie.(mi ricordo anche che non faceva distinzioni se il tipo per terra era nostro o loro).
In effetti, tanti anni fa (e non chiedermi come faccio a ricordarlo.... )l'approccio alla sicurezza era parecchio differente.
Oggi, fortunatamente, tutto è in funzione della sicurezza. Non so se sia stata una scelta etica oppure dettata da calcoli economici, comunque così è.
Credo che, banalizzando, ci siano due capisaldi:
- Ogni azione irregolare e pericolosa va sanzionata indipendentemente dal contesto nella quale essa è nata;
- Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo (e qui provo a spiegarmi meglio: se un giocatore ha intenzione di effettuare un placcaggio "regolare" ma nella dinamica dell'azione tale placcaggio si tramuta in un placcaggio pericoloso al collo, il giocatore sarà sanzionato).
allucinante
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Re: stamping
In tal caso mi inchino umilmente al parere di Damasco.sticutzi ha scritto:sembra che Damasco non sia d'accordo!gtavelli ha scritto: - Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo
Ho sempre avuto l'impressione di capire, ai corsi nazionali, regionali ed alle riunioni di sezione, confrontandomi con colleghi più o meno autorevoli, che la volontarietà (attenzione, stiamo parlando di antigioco non di falli "tecnici", quindi placcaggi pericolosi, anticipati o in ritardo, calpestii vari, ecc) fosse una aggravante ma che la "non volontarietà" non fosse motivazione per non sanzionare.
Tipici erano gli esempi di falli sull'uomo che salta (piedi non a terra) per prendere il pallone o i placcaggi al collo.
Probabilmente ci deve essere stata una evoluzione dell'interpretazione che mi è sfuggita o che non ho compreso....
- andrea12
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Re: stamping
Vi assicuro che la mia richiesta era onesta ma ora sia Gcruta che altri mi hanno chiarito. Effettivamente, però, altrove, questa "prima regola" sopratutto nell'alto livello e all'estero non è proprio seguita; dopo di chè io rimango soddisfatto delle risposte italiane, ma quando sono in Galles vedo cose diverse. Tutto lì, così come anche i tempi e gli ordini dell'arbitro alla mischia: bassi, mano, pausa, ingaggio. Noi (anzi voi arbitri, ma anche noi allenatori ci atteniamo a come gli arbitri vogliono, ed è giusto che sia così)li scandiamo bene e cerchiamo di dare tempi uguali. Ultimamente, al contrario, in Galles ho assistito a più di un incontro (giovanili e seniores) in cui pausa-ingaggio è diventato un tempo unico. Ma qui si aprirebbe un altro discorso, e allora si, diventerei un vero rompipalle. Grazie,
Andrea
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Re: stamping
MAH!? Francamente mi sembra inverosimile!!sticutzi ha scritto:sembra che Damasco non sia d'accordo!gtavelli ha scritto: - Un giocatore è responsabile dell'esecuzione del proprio gesto tecnico indipendentemente dalla volontà di compiere un fallo
Se così fosse non concordo con Damasco ma con Tavelli.
SI VIS PACEM, PARA BELLUM!
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Re: stamping
Andrea,andrea12 ha scritto:Vi assicuro che la mia richiesta era onesta ma ora sia Gcruta che altri mi hanno chiarito. Effettivamente, però, altrove, questa "prima regola" sopratutto nell'alto livello e all'estero non è proprio seguita; dopo di chè io rimango soddisfatto delle risposte italiane, ma quando sono in Galles vedo cose diverse. Tutto lì, così come anche i tempi e gli ordini dell'arbitro alla mischia: bassi, mano, pausa, ingaggio. Noi (anzi voi arbitri, ma anche noi allenatori ci atteniamo a come gli arbitri vogliono, ed è giusto che sia così)li scandiamo bene e cerchiamo di dare tempi uguali. Ultimamente, al contrario, in Galles ho assistito a più di un incontro (giovanili e seniores) in cui pausa-ingaggio è diventato un tempo unico. Ma qui si aprirebbe un altro discorso, e allora si, diventerei un vero rompipalle. Grazie,
Andrea
dagli ultimi aggiornamenti non esistono più "tempi" da scandire.
Le direttive sono quelle di variare i tempi, soprattutto dell'ingaggio dopo la pausa, per evitare ingaggi "sensibilmente" anticipati che venivano effettuati proprio sulla base di certi allenamenti. per rendere i tempi realmente scanditi dal refree, la direttiva è di variare i tempi anche all'interno della stessa partita. di questo se vuoi, possiamo parlare tranquillamente magari in un'altro topic per evitare di andare OT in questo.
sempre lieto se posso essere utile.
Per quanto riguarda damasco, non confondiamo una interpretazione con il regolamento generale. Non credo Damasco la pensi diversamente, credo piuttosto che in quel frangente stesse "arbitrando" o meglio, ponendo la sua attenzione primaria, ad altro. Tenete poi presente che, noi poveracci da serie C e giovanile, non abbiamo il suppporto dei guardialinee che invece, in certe situazioni, ad alto livello, svolgono un compito fondamentale. Sarebbe se no impossibile vedere tutto quello che succede.
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