giacap ha scritto: ↑22 apr 2021, 9:29
...
Perdonate ma questo per me è un argomento out out.... il rispetto delle regole....
Si dice "aut aut"; è latino, significa "o... o" e vuol dire appunto "o una cosa o l'altra, non tutte e due insieme".
Solo per informazione, non per fare il professore (anche perché in latino avevo 4)
SilverShadow ha scritto: ↑22 apr 2021, 9:35
La mia domanda era un po' provocatoria... Mi sono andato a leggere un po' di cose e quello che emerge è che gli effetti sono diversi da persona a persona, comporta rilassatezza ma anche perdita di focus. Per l'effetto antidolorifico, beh, una casa farmaceutica che ha farmaci antidolorifici come prodotto di punta è uno dei pochi sponsor delle Zebre...
Come si dice qui
http://sportsenzadoping.it/il-doping/sc ... 3-cannabis può essere considerato "pericoloso" nel motorsport, quando vai a 300 all'ora, ma mi riesce difficile ritenerlo tale per altri sport. Ecco, mi sembra una posizione un po' ideologica, tutto qui.
In ogni caso mona il giocatore, se una sostanza è proibita non la devi assumere punto.
L'antidolorifico post-partita è una cosa, quello pre-partita è un'altra; il primo non influisce sulla prestazione (o forse un po' sì, perché se sai che quel male al quale vai incontro potrà essere lenito artificialmente ti puoi permettere di osare un po' di più), il secondo influisce direttamente perché ti consente di andare un po' oltre il limite di chi invece non utilizza antidolorifici. Insomma, mi sembra sensato considerare illeciti gli antidolorifici; non so come sia la regolamentazione sportiva in materia ma penso li si possa utilizzare solo su richiesta del medico.
Sul paragone con gli sport motoristici, nel rugby non si va a 300 all'ora ma non avere perfetta padronanza dei tempi e delle coordinate può essere pericloso ad esempio in un'entrata in ruck o nell'intervento su un giocatore in salto. Questo sempre detto "a naso", cioè senza alcuna conoscenza specifica
baobab ha scritto: ↑22 apr 2021, 9:15
Certo, le regole ci sono e vanno rispettate. Però stiamo parlando di quantità notevoli, che un atleta giovane e in salute possa risentirne in campo perchè la sera prima si è fatto una canna è una fesseria. Altrimenti dovrebbero vietare anche l'uso di alcool, che oltretutto da una forte dipendenza.
Sì, in effetti la quantità potrebbe/dovrebbe essere una discriminante; ed è sensato anche il paragone con l'alcool. Mi chiedo se ci siano delle direttive per gli arbitri, nel caso nel briefing pre-partita si trovino di fronte a giocatori apparentemente un po' brilli o un po' "stoned"