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Visto che più di una volta mi è capitato di non sapere ove inserire notizie che riguardavano genericamente World Rugby ho deciso di aprire questo calderone atto a raccogliere notizie del rugby mondiale che non trovino una discussione più pertinente

L'ultimo spunto è una frase che ho trovato su Americas Rugby News, sito di notizie rugbistiche panamericane da sempre contrario a Beaumont e perciò sostenitore di Pichot. E' una frase che vuole spiegare le basi della decisione di Sudamerica Rugby di non partecipare con le sue nazioni (Uruguay e Cile) alla nuova Pacific Nations Cup, opponendosi così alla richiesta di World Rugby. La PNC dovrebbe vedere in gara anche nazionali del Sud Pacifico e del Nord America

South America’s decision comes several years after North America voted for Bill Beaumont instead of the Americas candidate, Agustín Pichot in the World Rugby election. What followed was catastrophic for Canada and the USA. The Americas Rugby Championship (ARC) ended and neither qualified for Rugby World Cup 2023.

In questo paragrafetto è condensata secondo me tutta la disonestà intellettuale del populismo. La prima frase è formulata per dire, indirettamente, che Usa e Canada sarebbero colpevoli di non aver votato il candidato delle Americhe, cioè l'augusto Pichot. Ma chi aveva deciso che era lui il candidato delle Americhe? Il Sud America? La decisione del Sud vale più di quella del Nord? E perché le Americhe dovrebbero avere un loro candidato, tutte insieme, invece di lasciar libero spazio alle decisioni di ciascuna federazione e confederazione? O forse si deve votare un candidato solo perché appartiene al tuo macro-continente?
La seconda frase è ancora più laida: lascia intendere che quel tradimento portò rovina (sottinteso: meritata) a Usa e Canada, poiché l'Americas Rugby Championship, il "Sei Nazioni Americano", cessò poco dopo di esistere. Naturalmente è omesso il fatto che la decisione di interrompere l'abbastanza promettente ARC fu presa da Pineyrua, il tirapiedi di Pichot a capo della confederazione sudamericana, come vendettuccia per quei voti nordamericani in parte andati a Beaumont; qui la realtà viene non solo ignorata ma addirittura capovolta e la fine dell'ARC viene presentata, sempre indirettamente, come colpa di Usa e Canada e di Beaumont. Putroppo il pichottismo, se stavolta il grande piagnone argentino vincerà, sarà il trionfo del populismo rugbistico

A Parigi tra giovedì e sabato si è tenuto il congresso mondiale di World Rugby, con tutti i delegati invitati poi a vedere la finale iridata.
So che per l'Italia c'era Gualandri, ma forse erano presenti anche altre figure federali

Ecco il presidente Beaumont con alcune delegate africane
https://www.facebook.com/groups/Rugbygh ... 326104578/

Tra le novità presentate dal congresso, ecco il logo della Coppa del Mondo (femminile) 2025.
A prima vista non mi piace tanto, ma visto che avevo detto la stessa cosa dello stile grafico della Coppa 2023 che poi invece ha finito per sembrarmi accattivante è forse meglio che mi taccia.
Da notare, oltre al solito dispendio di inutili aggettivi roboanti nel comunicato di presentazione (bright model, unique energy, exciting future...), il ritorno alla specificazione "women's" nel logo.
In addition to the new logo, Rugby World Cup has also updated its host naming convention to now include Women’s and Men’s. The decision aims to promote unity across the tournament and provide clarity and consistency for fans. As the pinnacle of both the men’s and women’s 15s game, Rugby World Cup’s progressive approach to naming gives both genders equal billing, in line with World Rugby’s commitment to equality and inclusivity in the sport.



https://www.world.rugby/news/887975/new ... que-energy

Ilgorgo ha scritto: ↑

28 ott 2023, 8:50

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L'ultimo spunto è una frase che ho trovato su Americas Rugby News, ...
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Politica, niente altro che politica che, come al solito quando si scende dall'Olimpo dei principi al livello della terra (terra), come sempre fa un po' schifo ma va così anche perché non c'è un altro modo, a meno che qualcuno riesca a proclamarsi "Imperatore del Rugby".

La Scozia registra un passivo di 10 milioni. Il Galles di 4,5 ma è destinato a crescere. I problemi inglesi sono noti a tutti..quanto durerà ancora il rugby pro in Europa?
Verso dove stiamo andando? Da cosa derivano tutte queste perdite? Ancora scorie del covid? La brexit?

I Paesi poveri, come l'Italia, aspettano sulla riva del fiume...
Arriverà il momento che combatteremo finalmente ad armi pari

E comunque "General News", dailà...
Non c'era nulla del genere in italiano?

Garry ha scritto: ↑

8 nov 2023, 18:38

I Paesi poveri, come l'Italia, aspettano sulla riva del fiume...
Arriverà il momento che combatteremo finalmente ad armi pari

Paradossalmente noi siamo messi meglio, non abbiamo nulla, ergo non abbiamo debiti

Il Gorgo ha adottato il mood giornalistico italiano.
Perché censurare solo lui?
In fondo anche loro ... da IRFB a World Rugby... sa un po' di Napoleone che gioca a Risiko .

Comunque, sul tema debiti, come con il professionismo, noi siamo partiti prima (Milano, Parma, Rovigo, Cavalieri, Roma Olympic, Bologna, ec ecc) solo che siamo la terra della PMI. Non dei Lloyd o dei Konzern.

Il council (il Parlamento) di World Rugby in posa al recente congresso di Parigi, con alcuni partecipanti segnalati da freccette e didascalie. Tre italiani fanno parte del council: sono abbastanza sicuro di aver riconosciuto Fava mentre ho dei dubbi su Gualandri

Una serie di suggerimenti per migliorare il gioco da Warren Gatland. Mi trovo d'accordo con lui


https://www.telegraph.co.uk/rugby-union ... nges-2024/

Come ho scritto da altre parti, io trovo osceni i carrettini per i box kick. Li vieterei o limiterei il tempo o i giocatori che possono formarlo.

Nella traduzione di OnRugby

“Dal mio punto di vista – ha scritto Gatland – che è quello di un allenatore, leggere questa statistica non è propriamente il massimo. Il nostro percorso nella Rugby World Cup ci ha per certi versi soddisfatto, anche se la partita contro l’Argentina l’abbiamo persa proprio per la battaglia al piede, pur avendo la sensazione di aver giocato meglio. Sapevamo di questo dato, non siamo stati bravi nell’applicazione”.

Le proposte
– Accelerazione della formazione delle mischie, così come avvenuto per la formazione delle rimesse laterali; magari installando un cronometro come avviene per i calci di piazzati.
– Regola del 50-22 perennemente attiva: quando una squadra ha recuperato o è in possesso dell’ovale, sia in un momento di battaglia al piede sia in un momento di gioco alla mano, anche dopo conquista da fase statica
– Rimozione del drop di liberazione in favore della difesa dopo il “tenuto alto” all’interno della propria area di meta. Ovale riconsegnato all’attacco sui 5 metri per un calcio libero direttamente giocabile alla mano
– Riduzione delle sostituzioni disponibili o addirittura rimozione delle sostituzioni utilizzabili solo in caso di comprovato infortunio.

Spiegazione
- Formazione delle mischie: “Dobbiamo accelerare in questo fondamentale, ho detto a uno dei miei assistenti tecnici che voglio che i miei giocatori mettano pressione su questo aspetto e lo accentueremo anche nel prossimo Sei Nazioni”.
- Regola 50-22: “Se la regola fosse perennemente attiva questo porterebbe le squadre a schierare i propri giocatori in maniera diversa, tanto in fase difensiva quanto in quella offensiva liberando degli spazi da attaccare alla mano”.
- Rimozione del drop di liberazione per la difesa sul “tenuto alto”, per ovale in favore dell’attacco: “Vista la modifica della regola, tantissime squadre si sono soffermate sul migliorare in difesa e causare i “tenuti alti”. Alla fine con un drop di liberazione si possono riguadagnare 50 metri e non finire più sotto pressione. Così per l’attacco è diventato penalizzante”.
- Gestione delle sostituzioni: “Il lavoro e la produzione atletica del rugby degli ultimi anni è spaventosa, e lo dico con accezione positiva. Questo però fa si che vi siano delle squadre che scegliendo 7 avanti in panchina praticamente dicono ai loro uomini che dopo un tempo potranno andare in panchina a riposarsi. Il gioco nasce per far sì che dopo i primi 50-60 minuti siano i trequarti a navigare negli spazi e a creare gioco offensivo continuo. Ora – con riferimento al Sudafrica – la cosa è quasi impossibile e le partite si sono molto sporcate”.

Va bè, avevo scritto per mezz'ora perchè trovavo giuste o ingiuste le varie proposte di Gatland, ma il server si è "mangiato" la mia pappardella.
Ci rinuncio

Qualche giorno fa World Rugby si è scusata per aver pubblicato un manuale di assistenza agli allenatori "outdated", con distinzioni ritenute misogine tra atleti maschi e atlete femmine.
In realtà le distinzioni menzionate dall'articolo non paiono realmente offensive nei confronti delle donne, quel che ha dato fastidio immagino siano state proprio il fatto di avere definizioni differenti per atleti e atlete e forse un approccio ("le donne sono più amichevoli, dialoganti, portate al lavoro d'equite") percepito come paternalistico e quindi indirettamente offensivo

www.hersport.ie/rugby/world-rugby-issue ... ines-52140