Nuova Nations cup

[jpr williams]

come si faccia a sviluppare il campionato italiano quando ogni anno è privato dei suoi prospetti migliori me lo dovreste spiegare.

Non si può, ma non frega niente a nessuno

[jpr williams]

Comunque possiamo dire di essere privilegiati. Potremo dire di aver assistito al passaggio di uno sport amatoriale al professionalismo e poi al sviluppo planetario.

Che c***.
Mi viene in mente quella canzoncina che fa "era meglio morire da piccoli" etc etc

Ha ragione Innocenti (anche se mi e antipatico per il licenziamento di Crowley) : si deve sviluppare il campionato italiano per che generi i suoi propri soldi, i suoi propri interessi, come solo hanno saputo fare i francesi (ed anche molto bene direi).

Per partenogenesi?

[speartakle]

Il vile e inutile denaro.....................
Il vile e inutile denaro serve a tenere in piedi la enorme e costosa baraccona del rugby mondiale, a quel che so sostenuta soprattutto dai proventi della World Cup.

a me viene in mente quanto vile era il denaro che sostentava le società calcistiche, rugbystiche e del modo sportivo degli anni 90 primi 2000.
Società grandissime o piccole che usavano barconate di soldi derivanti dal nero per pulirli attraverso le società sportive, soldi sottratti alla fiscalità generale, risorse bruciate a scapito delle stesse aziende che hanno alimentato un modo di fare sport e azienda insostenibile e di cui ancora oggi subiamo gli strascichi. Certo si fa ancora oggi, ma di ordini di grandezza inferiori.
O presidenti di aziende che si sono sputtanati i soldi e l'azienda in sponsorizzazioni senza capo ne coda, sempre a scapito dei propri dipendenti e alla fine del sistema paese.
Rispetto a questo è così scandaloso che le risorse per lo sport professionistico vengano ricercate in modi più "sostenibili" almeno dal punto di vista sociale?
Possibile che si possa disprezzare il presente senza soppesare anche i perchè si arrivano a questi eccessi in un verso e che alcuni periodi in cui associamo dei tempi migliori presentano delle criticità che alla fine migliori non erano?
Poi sono d'accordo che il dilettantismo è sicuramente più "puro" da questo punto di vista, però almeno prenda in considerazione, presente e passato, con i propri pro e contro, senza mitizzare ne uno ne l'altro.
Per avere almeno delle discussioni più sane.

[speartakle]

Beh, almeno è chiaro che lo scopo è unicamente economico. non anche economico, ma solo economico.
L'aspetto sportivo è ormai del tutto secondario, quasi un pretesto.
Non è né bene né male, solo questione di gusti. Se si è intrapresa la via del professionismo l'approdo può essere solo quello di una predominanza totale dell'aspetto economico rispetto a quello sportivo perchè se si vogliono mantenere strutture fi tipo calcistico fatte di staff faraonici e stipendi da superstar non si può prescindere dall'aspetto economico. E quindi fare come il calcio.
Il rugby ormai è di fatto come il calcio. Ed è un giudizio neutro, non gli do valenza negativa.
La valenza negativa è una questione di gusto personale e a me non piace, ma non pretendo che ciò che non piace a me sia per forza sbagliato.
Semplicemente smetterò di seguire il rugby con assiduità e lo seguirò sbadatamente come da almeno 30 anni faccio con il calcio. Diciamo che il rugby mi ha regalato 50 anni bellissimi e non è poco.

Come si può sostentare uno sport con dei livelli semiprofessionistici o professionistici senza una sostenibilità economica che non passi per elusione fiscale, nababbi che bruciano interi capitali senza effettivi ritorni economici di immagine?
Il rugby non è il Calcio, ma per sostenre la parte economica pro deve per forza passare da certi meccanismi, come fa il basket, il volley o altri sport pro.
A me non piace l'estremizzazioni attuale, ma come ho scritto nel messaggio precedente ho repulsione anche per un modello che si basava su elusione fiscale e gente che bruciava soldi sul pagare squadre pro per scopi di gloria personale o di ritorno politico.

Ho iniziato a giocare che la mia squadra era in A2 fine anni novanta. Era bellissimo andare allo stadio, vedere la squadra composta da stranieri di alto livello, che poi passavano nelle squadre di altre società più blasonate o addirittura in nazionale. Vedere i munifici sponsor e bearsi di tutto quello.
Poi però quegli sponsor hanno fatto una finaccia. La società ha fatto una finaccia.
Sapere che tutti quei soldi derivavano da queste pratiche non mi piace affatto.
Però molto del rugby figo di quei ricordi non sarebbe stato così figo senza quelle pratiche per me deplorevoli.
In tutta onestà non posso dimenticare che quei bei ricordi sono legati a quel sistema. Che allora forse preferisco o il professionismo o il dilettantismo rispetto a quel periodo.

Il ricordo rimane bello ma va riportato per onestà intellettuale cosa si cela dietro quel periodo.

Buttare la croce sul rugby attuale senza ricordare come funzionava quello passato lo trovo scorretto e parziale.

[ruttobandito]

Certo che è il colmo, sintomatico per questo bistrattato sport, farsi moderare il forum da un disaficionado...

[Mr Ian]

Indovinate quale sport sul sito di "sport e salute" non ha ancora i bilanci pubblici?
Ah si, questo era il vero rugby che tutti si amava

[RigolettoMSC]

Certo che è il colmo, sintomatico per questo bistrattato sport, farsi moderare il forum da un disaficionado...

[zapata]

Benissimo il mondiale a 24, ma la nations cup con i gruppi fissi non mi piace. Tra l'altro alternare partite con squadre molto forti e squadre (chiamiamole) emergenti alleggeriva il carico su giocatori che sono sempre più sottoposti allo stress del professionismo (o del suo scimmiottamento).
Un domani si prevede il travaso tier1/tier2, ma WR si rende conto che oltre le 24 ce ne sono tante che restano TOTALMENTE escluse da questo meccanismo che sembra allargarsi ma rimane una sorta di club privato?

[jpr williams]

Certo che è il colmo, sintomatico per questo bistrattato sport, farsi moderare il forum da un disaficionado...

Però sarebbe il massimo della neutralità.
Uno a cui non frega più un c4$$o sarebbe perfetto.

[jpr williams]

Il rugby non è il Calcio

Ne riparliamo dopo il primo processo per per le plusvalenze nel rugby.
Ne riparliamo dopo la prima rissa fra ultras e il primo autogrill dato alle fiamme.
Ne riparliamo dopo il primo processo per le connessioni fra rugby e piattaforme di scommesse.

[speartakle]

Il rugby non è il Calcio

Ne riparliamo dopo il primo processo per per le plusvalenze nel rugby.
Ne riparliamo dopo la prima rissa fra ultras e il primo autogrill dato alle fiamme.
Ne riparliamo dopo il primo processo per le connessioni fra rugby e piattaforme di scommesse.

Di scommesse era già andato di mezzo qualcuno, plusvalenze è molto probabile ci siano come ci sono state frodi, fallimenti vari e altre pratiche poco corrette che accompagnano ancano il nostro rugby di casa.
Sono sicuro che in qualche Padova Rovigo scontri ci siano stati tra tifosi in passato.
Ma, ancora, la differenza dal Calcio è ancora ben visibile.

[jpr williams]

Ancora...
Vediamo per quanto.

[Mr Ian]

Non saremo mai il calcio perché da noi più che soldi, girano le briciole..

[ruttobandito]

...

Hai presente quando ti dicono che cominciano tutti con gli spinelli e poi finisce che ti buchi?

[RigolettoMSC]

...

Hai presente quando ti dicono che cominciano tutti con gli spinelli e poi finisce che ti buchi?

Rutto.... Basta....