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Sul Guardian si scrive che i capi del rugby sono pronti a dibattere sulla proposta di modificare radicalmente il calendario internazionale e introdurre una nuova competizione "nord contro sud" da organizzare ogni due anni.

Questa l'ipotesi sulla formula: le sei del Sei Nazioni – Inghilterra, Francia, Irlanda, Italia, Scozia e Galles – a rappresentare il nord mentre Australia, Argentina, Fiji, Nuova Zelanda e Sud Africa sarebbero affiancate al sud dal Giappone. Le squadre europee giocheranno tre partite nei loro tour estivi contro tre diverse avversarie e affronteranno in casa le restanti tre nazioni del sud a novembre. Le prime due di ogni girone si incontrano, nella quarta settimana di novembre, per la finale.

Uno dei maggiori timori per il nuovo torneo è che significherebbe meno partite tra le nazioni affermate e quelle in via di sviluppo. E, attenzione attenzione, Equally significant is that both the Six Nations and the Rugby Championship would remain unaffected, removing the thorny issue of promotion and relegation being introduced to the former.

Boh, vediamo cosa succede.

Qui l'articolo originale: https://www.theguardian.com/sport/2022/ ... ournament

A me non piace come progetto, ma l'ho già detto mille volte. Mi piace che esista la Coppa del Mondo, un torneo che rappresenti l'apice dell'intero rugby mondiale e che svetti su tutti gli altri per importanza; e la creazione di questo "league system" a cadenza biennale non potrebbe che finire per svalutare, mi pare, la Coppa del Mondo

Un commento come "puah" è troppo tranchant e poco argomentato?

Un po' come quel torneo del calcio che non ricordo più neanche come si chiama, Confederations Cup mi pare, che ha avuto così tanto successo che mi sa che non lo fanno più.

Non sapevo che avessero intenzione di non farlo più. Ma è quella competizione a "leghe", con promozione/retrocessione annuale da una lega all'altra? Se hanno davvero deciso di abbandonarla mi fa piacere; non per sadismo ma per i motivi espressi sopra, perché ho timore che questo tipo di competizioni infici l'importanza e l'unicità della Coppa del Mondo. Mi chiedo però perché World Rugby starebbe studiando un progetto simile, se nel calcio ha già fatto flop.
No, ho cercato adesso e mi sa che ci riferiamo a due cose diverse: io avevo in testa la Nations League e a giudicare dalle notizie google la sua abolizione non sembra nell'aria; anzi stanno pensando di utilizzarla come qualificazione agli Europei, tanto per mischiare ancor più le cose

6N e Sanzaar provano di nuovo a lanciare il torneo annuale a 12 nazioni che andrebbe a rimpiazzare le finestre di luglio e novembre, con un torneo sottostante legato al primo da promozione e retrocessione. Data prevista di debutto, 2026

https://www.federugby.it/index.php?opti ... Itemid=811

Dicono che la scelta delle 2 nazioni per arrivare a 12 sarà appannaggio del SANZAAR. Questo mi fa pensare più a Giappone e Fiji che alla Georgia.

Questo significa che le tier1 si chiudono nel loro bozzolo scontrandosi esclusivamente fra di loro. Le escluse saranno le isolane non appetibili come bacino d'utenza (Fiji). Bella schifezza

supermax ha scritto: ↑

2 lug 2023, 18:57

Questo significa che le tier1 si chiudono nel loro bozzolo scontrandosi esclusivamente fra di loro. Le escluse saranno le isolane non appetibili come bacino d'utenza (Fiji). Bella schifezza

Concordo, ma pare il destino di questo sport...

Ahò, regà

... con un torneo sottostante legato al primo da promozione e retrocessione

https://www.federugby.it/index.php?opti ... Itemid=811

Mah. Quelle del 6n sono presenze fosse più le 4 del sanzar. Il meccanismo di promozione e retrocessione è volutamente vago

Il sistema di promozione e retrocessione dovrebbe none sistere per 4 anni, alla faccia dei "piú TM con Tier 1 - Tier 2" sventolato un paio di stagioni fa.
Giappone e Fiji dovrebbero essere le incluse, e nel frattempo georgia, Samoa e Tonga per citare le 3 migliori saranno lí a guardare.

A WR poi si devono essere dimenticati che ci sarebbe un Mondiale in USA nel 2031, ed un rugby da spingere e promuovere in USA, fino al 2030 niente promozioni e retrocessioni, quindi le grandi squadre gli USA se le guarderanno in TV. A questo punto mi aspetto che WR ad un certo punto si svegli e decida che x numero di partite del Nation League si debbano giocare in USA.

Schifometro alle stelle

Il pubblico prova schifo e sdegno davanti alle decisioni di World Rugby una volta sì e l'altra pure; World Rugby avrà le sue colpe ma secondo me occorrerebbe anche non lasciarsi trasportare sempre dal subitaneo sentimento di oltraggio. Può essere che World Rugby sappia che il grosso dei soldi che finanzia il rugby mondiale, compreso quello T2 e T3, arriva dalla Coppa del Mondo; e che i test estivi e autunnali rappresentano una gamba zoppa nel calendario, perché hanno molto meno appeal della RWC e portano probabilmente molti meno soldi alle casse. Perciò può essere che si sia deciso di provare a intraprendere questa strada della Nations League, che come torneo piace poco anche a me ma che, come detto, forse appare necessaria agli occhi di chi deve gestire i bilanci dell'intero pianeta ovale.

Il torneo sarà biennale e non annuale come pensavo
https://www.onrugby.it/2023/07/02/world ... nazionale/

Gorgo il tuo post mette in luce un aspetto che é quello per cui quel torneo si fará: la'spetto commerciale.

Il problema che World Rugby come federazione di rugby internazionale avrebbe come primo scopo la crescita del rugby come sport a livello globale, e non la massimizzazione del profitto, attenzione a non confondere quello che dovrebbe essere lo scopo di una federazione internazionale di uno sport con la sua commercializzazione.

Con i soldi a disposizione World Rugby aiuta anche il rugby georgiano; ad esempio finanziando in parte (come credo accada) la franchigia dei Black Lion e/o i tornei ai quali essa partecipa. O finanziando (come credo accada) le franchigie non solo georgiana ma anche kenyana, zimbabwese, statunitense e nambiana nella Currie Cup. Se le casse di World Rugby sono in salute queste cose si possono fare, se non lo sono poi magari ci si ritrova come Rugby Europe che è costretta a rinunciare al criterio meritocratico nei gironi dell'Europeo e a scegliere il criterio geografico per cercare di evitare altre rinunce alle trasferte.
Ora, io non sono sicuro che questi siano davvero i motivi in base ai quali WR ha intrapreso questa strada della Nations League, forse Beaumont e colleghi sono stati solo abbagliati dall'ambizione di avere un altro torneo di successo; però può essere che abbia davvero influito la preoccupazione di riassestare una situazione economica ovale generale che credo messa in difficoltà dalla pandemia e che influisce su tutte le realtà nazionali, anche quelle T2 e T3. A leggere i commenti della "base" del rugby sembra sempre che qualsiasi cosa faccia World Rugby sia una canagliata decisa da un pugno di avidi padroni, con il sigaro in bocca, il cappello a cilindro e il naso porcino