Madagascar 40
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Madagascar 40
Volevo fare una proposta alla FIR, alcuni dirigenti della quale ogni tanto magari passano di qui.
Quella del Madagascar è una delle realtà rugbistiche più sorprendenti e in un certo senso più simpatiche del mondo. Nonostante la vicinanza geografica con il Sud Africa, il rugby in Madagascar è sbocciato non grazie alla colonizzazione inglese ma grazie a quella degli ingegneri francesi che erano arrivati sull'isola per costruirne la rete ferroviaria, confermando così un po' la vocazione dell'isola, abituata a prendere una via tutta sua anche nel campo dell'evoluzione naturale, con animali che abitano solo lì.
Beh, insomma, fatto sta che per qualche strano motivo in Madagascar, paese molto povero ed attualmente turbato anche da disordini sociali, il rugby è uno degli sport più popolari; addirittura, credo, più del calcio, fatto unico in Africa eccezion fatta (e forse nemmeno più) per il Sud Africa. Il campionato malgascio per club raccoglie cinquemila persone ad incontro e la nazionale riempie spesso lo stadio da trentamila posti di Antananarivo. A volte si tende a gonfiare le cifre degli spettatori, soprattutto nei paesi meno coperti dai media, ma immagini come quella qui sotto sembrano confermare in pieno le cifre qui sopra.
Beh, vengo al punto... Le prime due partite internazionali della nazionale del Madagascar (i cui giocatori hanno come soprannome "Makis", che vuol dire "Lemuri") vennero giocate proprio contro l'Italia, alla fine del maggio del 1970
24 May 1970: Madagascar 9 - 17 Italy
31 May 1970: Madagascar 6 - 9 Italy
Il prossimo anno cade dunque il quarantennale di quell'evento, e visto che il Madagascar è un paese tanto povero quanto appassionato di rugby sarebbe bello se la FIR valutasse la possibilità di organizzare per la fine della stagione 2009/10 un'amichevole in Italia od in Madagascar tra la nostra nazionale A (o quella under 21, magari) e la nazionale del Madagascar. Sarebbe una grande soddisfazione per i Makis, penso, ed un modo per aiutare una federazione senza molti mezzi ma con un grande seguito popolare.
Questa è una partita di qualificazione della Coppa d'Africa, con lo stadio pieno.
PS: riuscire nell'intento di far disputare questa partita sarà un'impresa molto dura, è meglio se le pupe non guardano
Quella del Madagascar è una delle realtà rugbistiche più sorprendenti e in un certo senso più simpatiche del mondo. Nonostante la vicinanza geografica con il Sud Africa, il rugby in Madagascar è sbocciato non grazie alla colonizzazione inglese ma grazie a quella degli ingegneri francesi che erano arrivati sull'isola per costruirne la rete ferroviaria, confermando così un po' la vocazione dell'isola, abituata a prendere una via tutta sua anche nel campo dell'evoluzione naturale, con animali che abitano solo lì.
Beh, insomma, fatto sta che per qualche strano motivo in Madagascar, paese molto povero ed attualmente turbato anche da disordini sociali, il rugby è uno degli sport più popolari; addirittura, credo, più del calcio, fatto unico in Africa eccezion fatta (e forse nemmeno più) per il Sud Africa. Il campionato malgascio per club raccoglie cinquemila persone ad incontro e la nazionale riempie spesso lo stadio da trentamila posti di Antananarivo. A volte si tende a gonfiare le cifre degli spettatori, soprattutto nei paesi meno coperti dai media, ma immagini come quella qui sotto sembrano confermare in pieno le cifre qui sopra.
Beh, vengo al punto... Le prime due partite internazionali della nazionale del Madagascar (i cui giocatori hanno come soprannome "Makis", che vuol dire "Lemuri") vennero giocate proprio contro l'Italia, alla fine del maggio del 1970
24 May 1970: Madagascar 9 - 17 Italy
31 May 1970: Madagascar 6 - 9 Italy
Il prossimo anno cade dunque il quarantennale di quell'evento, e visto che il Madagascar è un paese tanto povero quanto appassionato di rugby sarebbe bello se la FIR valutasse la possibilità di organizzare per la fine della stagione 2009/10 un'amichevole in Italia od in Madagascar tra la nostra nazionale A (o quella under 21, magari) e la nazionale del Madagascar. Sarebbe una grande soddisfazione per i Makis, penso, ed un modo per aiutare una federazione senza molti mezzi ma con un grande seguito popolare.
Questa è una partita di qualificazione della Coppa d'Africa, con lo stadio pieno.
PS: riuscire nell'intento di far disputare questa partita sarà un'impresa molto dura, è meglio se le pupe non guardano
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Re: Madagascar 40
'Sera!
Bel messaggio, il tuo! Purtroppo il Madagascar attualmente è in piena rivoluzione (con morti e violenza). Temo abbiano altro a cui pensare... Ma forse la partita che proponi tu potrebbe proprio essere l'occasione di fermare le ostilità.
Bel messaggio, il tuo! Purtroppo il Madagascar attualmente è in piena rivoluzione (con morti e violenza). Temo abbiano altro a cui pensare... Ma forse la partita che proponi tu potrebbe proprio essere l'occasione di fermare le ostilità.
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Re: Madagascar 40
Era una splendida proposta.
Dato che per il quarantennale è tramontata l'ipotesi, si potrebbe studiare una proposta alternativa e farla circuitare.
Dato che per il quarantennale è tramontata l'ipotesi, si potrebbe studiare una proposta alternativa e farla circuitare.
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Re: Madagascar 40
Molto interessanti
Purtroppo sembra che il rugby del Madagascar sia tutt'atro che l'isola felice che a prima vista ci possiamo immaginare: accadimenti violenti, sia in campo sia sugli spalti, sono affatto rari e pare che anche nei campionati maggiori latitino la conoscenza e il rispetto delle regole del gioco. Il rugby si è diffuso soprattutto nei quartieri poveri della capitale Tananarive (come mostrato dai due video) e sembra aver mantenuto un po' le caratteristiche di primitività ed aggressività del gioco di queste "favelas".
Purtroppo sembra che il rugby del Madagascar sia tutt'atro che l'isola felice che a prima vista ci possiamo immaginare: accadimenti violenti, sia in campo sia sugli spalti, sono affatto rari e pare che anche nei campionati maggiori latitino la conoscenza e il rispetto delle regole del gioco. Il rugby si è diffuso soprattutto nei quartieri poveri della capitale Tananarive (come mostrato dai due video) e sembra aver mantenuto un po' le caratteristiche di primitività ed aggressività del gioco di queste "favelas".